giovedì

SUPER BEFANA 2010




MERCOLEDI 6 GENNAIO ALLE 09:00 AM
PORTIAMO UN PO' DI GIOIA ED UN GIOCATTOLO A BAMBINI MENO FORTUNATI DEI NOSTRI APPUNTAMENTO "ALL'INCROCIO DELLA MORTE" INCROCIO TRA STATALE 16 BARI-LECCE E STATALE 7 BRINDISI-TARANTO "BAR LIBERTY" - VIENI IN MACCHINA VIENI IN MOTO L'IMPORTANTE CHE PORTI UN GIOCO -

AUGURI DI BUON NATALE


Bella serata tutti insieme per gli auguri di Natale

lunedì

CALMA PIATTA





Molta pioggia e poche moto in giro. Ne approfittiamo per andare a Patrasso per vedere la location del prossimo Super Rally. Appena scesi dalla nave ci avvolgono i profumi tipici, il traffico è intenso e nelle agenzie si trovano gia i depliants che pubblicizzano il Super Rally, decidiamo di andare a visitare il parco in riva al mare che ospiterà l'evento - non più di 2 km dal centro cittadino - inizieranno ad attrezzare tutto da gennaio.
Abbiamo trovato in città un negozio di abbigliamento Harley Davidson con articoli casual molto carini,soprattutto da donna...misteri della politica commerciale Harley.
Salutati alcuni amici prendiamo la litoranea per Igoumenitsa, per preparare il tour che contiamo di fare nei giorni del Super Rally...tempo di merda...ma strade bellissime con vista mare e strapiombi mozzafiato...250 - 300 KM altrimenti tutto si ridurrebbe nel salire in nave fare 4 Km per il raduno e...poi che Super Rally sarebbe.
P.S. Per chi è abituato ai raduni nel Nord Europa.Portarsi il costume da bagno

giovedì

SETTEMBRE




E' un mese che non scrivo nulla, vuol dire che ho fatto tante cose. Faaker per prima, ogni anno diventa più grande e il numero dei partecipanti aumenta, quest'anno ci siamo andati dal Venerdì precedente il raduno e l'Arneitz Village era già bello e pronto ,con tutti gli stands aperti e pieno di gente , abbiamo fatto una puntatina a Vienna di due giorni e al ritorno il lago e i suoi dintorni erano strapieni di moto.
Altre cose degne di nota sono tre manifestazioni in tre giorni tutte nella stessa città francamente una maggiore sintonia non gusterebbe, sarà sicuramente così in futuro.
Altra cosa interessante è l'aver incontrato Francesco, un meccanico verniciatore preparatone locale che mi fatto vedere la sua ultima fatica.
Da una 883 del 2000 è giunto alle foto che vedete, modificando telaio, serbatoio, serbatoio olio e tanto altro.
Tutto molto ben fatto e che sia stato fatto a 30 KM da casa mia mi piace ancora di più.
Bravo Francesco

NOTTE SULLA SPIAGGIA

E bravo chi riesce a organizzare dal niente una serata come questa,aiutato da amici fantastici ci ha fatto divertire e ballare in riva al mare.












lunedì

LA FRIZIONE

UN AMICO, HA SCRITTO:


Ci sono dispositivi sulla nostra moto, che assomigliano un po' a noi.
Prendi la frizione, per esempio: un'opera d'arte della meccanica, un'apparecchio geniale. Fino a che non lo si apre forse non ci si rende conto della sofisticazione con cui è costruito.
E nonostante tutto, senza il supporto di alcuna diavoleria elettronica: tutto ciò che la frizione fa per noi, lo fa basandosi su squisiti e rigorosi principi meccanici, sissignore.
Dopo aver svitato la leva del cambio, svitiamo il carter e la frizione è subito lì.
Sulle prime non capiamo come possa lavorare, visto che l'aspetto è un po' criptico.
Ci sembra un ammasso di lamiere circolari con un dado che le tiene insieme, ma soffermandoci un attimo, capiamo che non è davvero tutto lì.
La frizione è la parte più diplomatica della nostra moto, il meccanismo più umano e quello che fa più fatica.
E' lì per ovviare ai nostri errori, per mediare tra la violenza del motore e l'effettiva necessità che noi abbiamo di usarla.
Si governa facilmente, basta tirare una leva sulla parte sinistra del manubrio, ma dietro questo movimento che facciamo senza pensare, c'è una serie di perfetti sincronismi che si muovono in matematico coordinamento.
Il cavo fa alzare la molla spingi disco e consente alle molle di separare i dischi che in questo modo si allontanano gli uni dagli altri.
Tanti dischi che lavorano ad attrito, si allontanano di qualche millimetro e isolano la primaria.
E' lo stato del "folle", questa misteriosa dicitura che io da piccolo pensavo che corrispondesse a quando la macchina o la moto andava fortissimo, appunto a velocità FOLLE.
Ma non era così, non poteva essere così: anche se in effetti, la parola FOLLE è giusta anche in questa accezione, perchè si tratta di quando il motore può girare anche a velocità pazzesca, ma senza servire a nulla, visto che manca il collegamento tra la primaria e il cambio e quindi la ruota resta ferma.
E' il motore che gira come un PAZZO, ma senza effetti utili, quindi gira come un FOLLE.
Chissà se poi è davvero questa l'etimologia.
Resta il fatto che la frizione ci lascia il tempo di staccare e di ripensare a come stiamo andando. Ci aiuta se abbiamo sbagliato marcia, se ci siamo insabbiato o infangati. Ci trae di impaccio se dobbiamo partire in salita.
E' umana, la frizione.
Ma come tutte le cose umane, non possono essere usate sconsideratamente, altrimenti si rompono, o si surriscaldano e devono rimanere "convalescenti" per un paio di notti a rinfrescarsi. Poi se siamo fortunati, funzioneranno di nuovo e saranno in grado di riportarci a casa.
Quando rilasciamo la leva della frizione, (che non deve essere molle come un fico ma bella dura, da uomo), il selettore delle marce ha già fatto il suo lavoro e ha posizionato una nuova ruota dentata sull'ingranaggio della primaria, modificando il rapporto e facendo cambiare marcia, o in su o in giù.
Piano piano, accompagneremo questa nuova marcia e lasceremo che l'attrito del pacco dischi della frizione, riprenda a lavorare facendo passare il moto e la forza su di se, per scaricarsi sulla ruota.
La mia frizione non funzionava bene ultimamente.
Chissà, forse anch'io non lavoravo bene come mediatore. Ero troppo duro, brusco, non agevolavo i cambi di stato, i passaggi che la vita mi chiedeva.
Quella frizione che non andava, sembrava proprio una metafora della mia vita in quest'ultimo mese.
Io e il Magni le abbiamo provate tutte: regolando, registrando, stringendo e allentando. Cambiando olio e tirando i leveraggi delle marce.
Ma niente sembrava funzionare. Ne io nè lei avevamo alcuna intenzione di riprendere a funzionare come si deve.
La frizione era dura, brusca, improvvisa. Da ferma si bloccava e non era possibile mettere il folle. Facevo un minuto di tacco e punta ad ogni semaforo, senza risultato.
Proprio come quando discutevo per ore, senza arrivare da nessuna parte.
E allora l'altro giorno sono andato dal Magni con un'altra frizione.
Quando le cose non vanno, ci siamo detti, bisogna mettersi tranquilli e riprendere tutto daccapo.
Era un martedi pomeriggio, caldo e assolato.
Nella via Colletta non passava nessuno e anche le vecchie case grigie inizio secolo sembravano aver bisogno di riposare per una meritata siesta pomeridiana.
Il Magni mi ha mandato a comprare una bottiglia di tè in panetteria e ci siamo messi lì.
Lui lavorava veloce e tranquillo. Io guardavo e ogni tanto gli passavo qualche chiave.
Intanto parlavamo di quello che capita nella vita, di come vanno le cose, di come bisognerebbe prenderle, magari.
E la frizione piano piano, veniva rimontata con nuove molle, più morbide, con dischi più grandi che davano più attrito.
Dischi che mi avrebbero lasciato cambiare con più dolcezza.
La stessa che poco per volta - capivo - avrei dovuto mettere anche nelle mie cose, con un po' più di distacco, di tranquillità, di generosità, perchè no.
In un'ora e mezza, poco meno, la nuova frizione era cambiata.
Il Magni accese la moto e registrò il cavo.
Poi mi chiese di provarla, ma io già sapevo.
Il problema era risolto.
Ingranai la prima, poi rimisi in folle. Poi ingranai ancora la prima, la seconda e poi tornai ancora in prima.
Poi mi rifermai in folle, dopo aver fatto una ventina di metri senza casco, davanti all'officina in via Colletta.
La frizione era a posto.
E forse anch'io.

lunedì


Avviso ai naviganti. Chi si trovasse dalle parti di Monopoli potrà godere della splendida accoglienza dei Guardians,potrà bere mangiare e trascorrere la serata con
semplicità ed in amicizia.

domenica

1° LEZIONE DI OFFICINA



Appartengo al mondo di mezzo. cosa vuol dire? Vuol dire che non sono un biker capace di aggiustarsi la sua moto in qualunque occasione, ma non sono uno che non nè capisce una mazza, ecco diciamo che anche se potrei preferisco che sia un altro a mettere le mani sulla mia moto mentre io osservo commento e rompo con mille domande. E' per questo che voglio iniziare un interquiz a premi con piccole e semplici domande e piccoli premi a i più bravi. Viandante e navigatore che ti fermi sù questo blog scrivi le tue risposte e aiuterai me e tanti altri a capire l'unico essere a cui concediamo il nostro culo. La nostra moto.
DOMANDA: quale delle tre è la candela perfetta? destra - sinistra - -centro ?

6° BELVEDERE




Massacrati dal maltempo che circondava Castellana Grotte i ragazzi del Rock'n Road Kustom Klub hanno temuto il peggio, poi, pian piano gli amici sono arrivati. Brindisi era presente, era presente gente di tutte le provincie vicine, alcuni amici di Castrovillari ed un ragazzo del Portofino Chapter che sembrava avesse smarrito la strada e fosse giunto dalla Liguria senza accorgersene. I gruppi musicali hanno suonato per tutta la notte circondati da lampi e fulmini che facevano da coreografia e illuminavano la serata. Le moto giungevano con bikers inzuppati fradici e se molti hanno preferito venire in auto , per questa volta sono perdonati. Erano presenti tutti i migliori rivenditori locali e tra porchetta , panzerotti , kebab,salciccia alla brace, salumi, formaggi e birra artigianale gli stands gastronomici era anche troppi. Belle macchine americane d'epoca e moto magistralmente modificate. Bike show e premiazioni con in evidenza un nonnino che non molla mai e che con la sua nuova bambina sembra ringiovanito di 25 anni.GRAZIE RAGAZZI PER LA SPENDIDA SERATA




lunedì

BELVEDERE MOTORPARTY


Nella splendida cornice della Valle D'Itria si svolgerà il 6° Belvedere Motorparty.
Presento questo evento come farebbe una agenzia turistica, il posto lo merita e la concentrazione di moto e macchine americane d'epoca è assicurata dalla rodata organizzazione di amici sempre con almeno due litri di birra in corpo.
Questo anno, la birra, sarà di produzione artigianale e si dice che sia buonissima, si potrà scegliere se mangiare carne o pesce, ci saranno pietanze nazionali e orientali, la musica sarà degna e la location ottima.
Mi dicono che molti rivenditori di moto e officine allestiranno i loro stand e i rivenditori di abbigliamento si sprecheranno. Non esserci è peccato mortale.

domenica

CONTRO LA LEUCEMIA




Per il secondo anno i motociclisti brindisini anno partecipato all'iniziativa della Lega contro la leucenia-sede di Brindisi presentandosi ai gazebi di Piazza della Vittoria, attirando l'attenzione dei passanti e aiutando i volontari dell'AIL nella consegna delle uova pasquali. Molta attenzione verso la moto presenti e la certezza di essere stati di aiuto per una giusta causa.

martedì

TAMANRASSET

Seguo da qualche giorno il viaggio in Africa di un amico. Solita invidia per chi và in posti del genere. Ho scritto di Roberto altre volte, persona eclettica e senza peli sulla lingua. Questo il suo sito http://threepercenters.it/ridr/home

CHIANTI HILLS 2009


4 MAR 09
Il Chianti Hills sembra una buona idea e facendo un giro di telefonate siamo già una dozzina di partecipanti da Brindisi, ci saranno i due eroi dell'Elefantentreffen e qualche altro grande viaggiatore, non mancheranno mogli e ragazze, harleisti e non e magari all'ultimo momento si aggiungerà qualcuno dei tanti amici sparsi nella regione. Un bel raduno in una regione bellissima tra gente con la battuta sempre pronta. Si sono sicuro, ci divertiremo.

lunedì

LEGEND STORE OPEN DAY






24 feb 2009
Domenica Piazza S.Oronzo
"Giuseppe di Veglie" il più famoso rivenditore after market custom e Harley del Grande Salento ne ha combinata una delle sue. Tutti a Lecce per vedere e provare le sue proposte. Originali o rifatte da capo a piedi erano tutte a disposizione di chi avesse voluto provarle e visto che la concessionaria più vicina non è dietro l'angolo, molti ne hanno approfittato. Il freddo pungente non ha nuociuto alla giornata e ha risvegliato i ricordi di chi con il freddo ha combattuto, abbiamo sentito racconti di viaggio a Capo Nord ed a Solla, traversate sotto l'acqua per giungere in Fillandia e tutto questo non ha fatto altro che spingrci verso il bar più vicino per qualcosa di caldo. Abbiamo passato qualche ora tra amici e salutato Giuseppe e i suoi ragazzi siamo tornati a casa morendo di freddo, ma in moto.